sabato 3 giugno 2017

Intervista su "il Cittadino" del 1 giugno 2017



ELEZIONI COMUNALI 2017 

MELEGNANO GIUSEPPE MARSICO

Attenzione a poveri, sanità e lavoro per rispondere alle emergenze sociali 
di Stefano Cornalba

Il Movimento 5 Stelle si presenta per la prima volta alle comunali di Melegnano. Il candidato sindaco Giuseppe Marsico ne è convinto: «Solo con noi Melegnano potrà cambiare davvero»

Perché ha deciso di scendere in campo?  
«Sono convinto che "nulla acca­da per caso nella nostra vita": adesso è arrivato il mio turno per questo impegno civile. Voglio giocarmelo sino in fondo per mettere in pratica strategie, idee e proposte che possano veramente migliorare la vitae il benessere delle persone. Sono consapevole che non sarà certo semplice otte­nere subito risultati eclatanti per-che nessuno ha la bacchetta ma­gica: ma sono altrettanto certo che i cambiamenti li fanno solo gli uomini e le donne di buona vo­lontà. Candidandomi a sindaco per il Movimento 5 Stelle, ho il privilegio di rappresentare una forza politica che sta intercettando positivamente i bisogni e le at­tese di una gran quantità di citta­dini. Proprio per questo intendo agire con tutto me stesso per otte­nere quel cambiamento possibile, che del resto si percepisce forte e chiaro in città».

Quali sono i punti forti del suo program­ma amministrativo?
«Il tema fondante del nostro pro­getto è la ricerca del benessere del cittadino, su cui dunque si baseran­no le proposte programmatiche. Poveri, sanità e occupazione: sono queste le emergenze sociali del Pa­ese e della stessa Melegnano. Per quanto ci riguarda, quindi, saranno il reddito di cittadinanza, il progetto salute e il micro -credito le risposte prioritarie alle tre emergenze. Ma mi lasci fare una premessa...». 


Prego, faccia pure...
«Il nostro è un programma parteci­pato, che cioè si basa sui suggeri­menti, le proposte e le richieste ar­rivate dai cittadini sia durante i tan­ti incontri pubblici organizzati in città sia attraverso le nostre pagine web o Facebook. Stiamo insomma parlando di un progetto scritto real­mente dai cittadini peri cittadini». 


Cosa farete, quindi?
«Diventa fondamentale promuo­vere politiche efficaci ed innovati­ve verso le fasce più deboli. Nessu­no deve rimanere indietro, tutti de­vono stare bene. Il nostro obbiettivo è proprio quello di ri­mettere al centro la persona, il cit­tadino che sarà l'unico destinatario delle nostre scelte. Un bravo sinda­co, una giunta preparata e un con­siglio comunale attento sono im­portantissimi; ma se vogliamo sen­tirci "una comunità", ognuno di noi è chiamato a contribuire attiva­mente alla realizzazione di questo percorso comune. Nasce proprio da qui l'idea del bilancio partecipati­vo, che vedrà proprio i cittadini giocare un ruolo di primo piano. Ma saranno anche tante altre le novi­tà».

Ce ne dica un paio...
«Penso in primis alla trasparenza, che animerà il nostro agire pubblico in tutti i settori. E poi daremo una grande importanza all'associazio­nismo, a cui nona caso attribuire­mo il ruolo di interlocutore privile­giato e gestore eli progetti sociali». Come sarà possibile reperire le risorse? «Puntiamo a taglio degli sprechi, riorganizzazione della macchina comunale, equità, riduzione dei costi della politica e controlli dei processi di spesa. Ma vogliamo anche rilanciare il commercio, la forza trainante dell'economia locale che si trova a vivere un periodo non certo semplice».


In che modo?
«Daremo vita ad un vero e proprio piano urbano del commercio, che preveda una fiscalità locale agevolata peri primi due anni di attività, incentivi le iniziative promosse da commercianti, artigiani, comitati di quartiere e valorizzi il territorio di Melegnano attraverso una serie di tour turistici. Proponiamo poi un sostanziale riordino del mercato e una nuova commissione Fiera che, attraverso un proprio regolamento, lavori affinché il Perdono torni ad essere la grande festa di Melegnano» .

In tema di spazi comunali, invece?

«In questo caso l'obiettivo è quello di utilizzare, recuperare e re-impiegare alcune strutture pubbliche per allestirvi spazi creativi e lavorativi condivisi: in tal modo sarebbe possibile favorire la progettazione e le start-up di imprese e studi associati. Potrebbe essere ad esempio il caso della gloriosa palazzina Trombini nel pieno centro abitato di Melegnano. Più in generale pensiamo ad un apposito studio manutentivo peri beni pubblici in pessimo stato conservativo: oltre alla palazzina Trombini, mi riferisco a castello ed ex sede Inps. Intendiamo certo mantenerli pubblici, ma nel contempo renderli fruibili alla collettività: per lo storico maniero, ín particolare, il sogno è di renderlo il castello dell'armonia. Il resto del patrimonio pubblico sarà oggetto di un attento piano di manutenzioni programmate, che ne salvaguardino le prestazioni a favore dei cittadini».

Melegnano e la viabilità: qual è la vostra ricetta?
«In primis rilanciamo sul limite dei 30 chilometri orari in tutta la città. In secondo luogo, anche mediante l'utilizzo di fondi europei e il coin-volgimento dei comuni limitrofi, ci batteremo per un sistema di trasporto pubblico urbano. Pensiamo ad un bus rigorosamente elettrico: ma saremo anche in prima fila per scongiurare il taglio della linea 512 Melegnano-Milano ed incentivare la mobilità dolce in bicicletta. Senza dimenticare il servizio eli taxi-risciò che il 9 giugno, durante la festa a chiusura della campagna elettorale, sarà in visione e pronto all'uso».

L'ipotesi del nuovo palasport ha scatenato la bagarre...
«Da anni le associazioni invocano nuove strutture: anche attraverso finanziatori esterni, rilanciamo quindi sulla necessità di un centro polisportivo comunale. Ma prima diventa fondamentale potenziare le strutture esistenti, che versano in condizioni di perdurante degrado».

Sul fronte dell'urbanistica, quali sono le vostre proposte?
«Poche e chiare: non si deve con-sumare neppure un centimetro quadrato di terreno agricolo. Per quanto riguarda il centro storico, deve esserne assolutamente tutelato e anzi incentivato il recupero per rilanciare il settore occupazionale nel ramo edile con il relativo indotto».

In città sono diverse le aree dismesse...
«In stretta collaborazione con le singole proprietà, presteremo una particolare attenzione a Consorzio agrario, ex Filanda, Curt del Marè e all'ormai ex Tamini per studiarne un recupero in armonia urbanistica e con funzioni che arricchiscano la città. Ma saremo vigili anche sulla bonifica dell'ex chimica Saronio, che già in questi ami è stata oggetto di indagini specifiche per garantire la salubrità dei terreni e la compatibilità con le abitazioni presenti in zona».

Uno dei vostri punti forti è quello dei rifiuti...

«Puntiamo ai "rifiuti zero" perché significa più ambiente, più salute e più risparmio economico. Adottando la tariffa puntuale, con la raccolta "porta a porta" e la conseguente riduzione dei rifiuti, si può arrivare in pochi mesi a175/85 per cento di raccolta differenziata (oggi Melegnano fatica ad arrivare al 50 per cento). Per avere ricadute positive sul costo dei servizi erogati, poi, ribadisco la necessità di ottimizzare la gestione di Mea».

In tema di giovani, infine, cosa proponete?
«Pensiamo in particolare ad un os-servatorio permanente, una sorta di raccordo giovani-amministrazione, e ad un festival della musica, che sia in grado di radunare in città anche i ragazzi dei comuni vicini».

Qual è il suo motto? 
«Se vuoi il cambiamento scegli il Movimento».



ARCHITETTO E SCOUT CON LA PASSIONE PER LO SPORT

Appassionato di ergonomia e bioarchitettura, da una decina d'anni si è specializzato in settori specifici quali l'energia e i suoi risparmi legati alte costruzioni.

Sposato e padre di due figlie, ha trascorso la gioventù negli Scout, movimento con il quale collabora ancora attivamente. Da sempre grande appassionato di sport, ama andare in bicicletta: non a caso nel 1997 ha fondato il Gruppo sportivo ciclo-amatori Melegnano, di cui in passato ha anche-ricoperto la carica di presidente. Ma è anche un grande appassionato di tai-chi, arte marziale che pratica nella casa Scout in fondo a via Baden Powell. E invece solo degli vicepresidente della Polisportive Csm, ruolo da cui si è autosospeso nel momento in cui si è candidato alla poltrona più ambita di palazzo Broletto. Non una novità. Già nel 1994 e nel 2012 ha corso per un posto in consiglio comunale con due liste civiche pure, mentre nel 1996 è stato consigliere tra le file di Melegnano democratica per un paio d'anni, periodo durante il quale ha acquisito una certa esperienza amministrativa.

Di fede calcistica milanista, quando gli si chiede del suo principale difetto, ci pensa un po' su prima di rispondere. «Gli amici - confessa alla fine con il sorriso sulle labbra - dicono che sono troppo genuino".

 


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